Finanziamenti agevolati
per le imprese sociali
Con il Decreto direttoriale MiSE 26 luglio 2017 "Economia sociale. Modalità e
termini per l'accesso ai finanziamenti agevolati e ai contributi non
rimborsabili" sono stati Definiti i termini e le modalità di presentazione
delle domande per accedere alle agevolazioni previste dalla misura per
la diffusione e il rafforzamento dell'economia sociale.
Alle imprese sociali, alle
cooperative sociali o aventi qualifica di ONLUS, come definite nel
decreto istitutivo della misura, possono essere concessi, a fronte di programmi
d'investimento coerenti con le rispettive finalità istituzionali, finanziamenti
agevolati, associati obbligatoriamente a finanziamenti bancari ordinari, e,
in alcuni casi, contributi non rimborsabili.
Le domande potranno essere
presentate, previo ottenimento da una delle banche finanziatrici convenzionate
della delibera di finanziamento, a partire dal 7 novembre prossimo.
I soggetti beneficiari
delle agevolazioni sono le seguenti tipologie di imprese:
- -imprese sociali costituite
in forma di società, di cui al decreto legislativo n. 155/2006 e
successive modifiche;
- -cooperative sociali e
relativi consorzi, di cui alla legge n. 381/1991;
- -società cooperative aventi
qualifica di ONLUS ai sensi del decreto legislativo n. 460/1997.
L'intervento prevede la
concessione di aiuti ai sensi dei regolamenti europei "de minimis",
da erogare sotto forma di finanziamenti agevolati per programmi di
investimento delle predette imprese in qualunque settore, purchè coerenti
con le relative finalità istituzionali.
La copertura degli oneri per la
concessione dei finanziamenti agevolati è posta a carico del Fondo
rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI)
istituito dalla legge n. 311/2004 presso Cassa depositi e prestiti S.p.a.
(CDP). Il CIPE ha assegnato alla misura 200 milioni delle risorse del FRI.
Con decreto
interministeriale 14 febbraio 2017 sono state stabilite le condizioni e
le modalità per la concessione ed erogazione dei finanziamenti previsti dal
nuovo regime di aiuto. Secondo quanto richiesto dalle norme che regolano il
FRI, il decreto interministeriale prevede che al finanziamento agevolato debba
essere associata una quota di finanziamento bancario a tasso di mercato. Il
finanziamento agevolato e il finanziamento bancario copriranno insieme l'80%
dei costi del programma e saranno disciplinati da un contratto unico
nell'ambito del quale il finanziamento agevolato sarà pari al 70% e il
finanziamento bancario al 30% del finanziamento complessivo.
Il finanziamento, al tasso
agevolato di 0,5% avrà una durata massima di 15 anni.
Per i programmi che prevedono investimenti
non superiori a tre milioni di euro al finanziamento agevolato è associato
un contributo non soggetto a restituzione pari al 5% dei costi del programma.
Con decreto ministeriale 8
marzo 2017 sono stati definiti i criteri e le modalità per la concessione
e l?erogazione del predetto contributo, concesso a valere sulle risorse del
Fondo per la crescita sostenibile del MiSE.
Con il decreto del Direttore
generale per gli incentivi alle imprese 26 luglio 2017 sono stati
individuati i termini e le modalità di presentazione delle domande di
agevolazione e fornite, fra l'altro, indicazioni utili per la migliore
attuazione della misura a sostegno dell'economia sociale.
In data 28 luglio 2017 è stata
inoltre sottoscritta la Convenzione fra il Ministero, l'ABI e CDP che,
oltre a specificare aspetti puntuali della disciplina del finanziamento
bancario e del connesso finanziamento agevolato, detta le regole affinchè
possano aderire alla stessa Convenzione le banche che intendono assumere il
ruolo di "banche finanziatrici", fra le quali le imprese sceglieranno la banca
cui in primis dovranno rivolgersi per ottenere, previa valutazione del merito
di credito, la delibera di finanziamento con l'evidenziazione dei positivi
impatti socio ambientali del programma, da allegare alla domanda di
agevolazione.
Con i due atti posti in essere il
26 e il 28 luglio 2017 da ultimo citati si è chiuso il complesso iter dettato
dalla legge per l'utilizzazione delle risorse del FRI e, grazie alla messa a
punto delle disposizioni di dettaglio e degli schemi di domanda con i relativi
allegati, contenuti nel decreto direttoriale precitato, le imprese potranno
proporre le istanze di agevolazione al Ministero, che si avvarrà del supporto
dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo
d'impresa S.p.a. (Invitalia) per gli
adempimenti tecnici e amministrativi relativi alla gestione della misura.