INVITALIA:
Resto al Sud
Resto al Sud
è l’incentivo rivolto agli under 56 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria,
Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del Centro Italia
colpite dai terremoti del 2016 e 2017 che sostiene la nascita di nuove attività
imprenditoriali.
Resto
al Sud è misura approvata dal Governo
per favorire l’autoimprenditorialità giovanile nel Sud Italia.
A chi è rivolto:
Le agevolazioni sono rivolte agli under
56* che:
- al
momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo,
Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o
nei 116 Comuni compresi
nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche
Umbria)
oppure
trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro
60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo
dell’istruttoria
- non sono già
titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla
data del 21/06/2017
- non hanno
ricevuto altre agevolazioni nazionali per
l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio
- non hanno un
lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo
per tutta la durata del finanziamento
L’incentivo si rivolge a:
- imprese
costituite dopo il 21/06/2017
- imprese
costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni -
o 120 giorni in caso di residenza all’estero - dall’esito positivo
dell’istruttoria)
Fermo restando quanto sopra elencato, possono
inoltre chiedere i finanziamenti:
- i liberi
professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi
antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di
un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico
fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche)
* Per le aree del cratere
sismico: non ci sono limiti di età per i 24
Comuni compresi nelle aree del cratere sismico del Centro
Italia nei quali più del 50% degli edifici è stato dichiarato inagibile.
I lavoratori assunti con contratto a tempo
indeterminato posso partecipare a Resto al Sud, a condizione di lasciare
il lavoro in caso di approvazione della domanda.
I requisiti richiesti devono essere posseduti da
almeno due terzi degli eventuali soci, che in ogni caso non devono avere
rapporti di parentela fino al quarto grado con nessuno dei richiedenti.
Cosa si può fare
Avviare
iniziative imprenditoriali per:
- produzione di beni nei settori
industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e
acquacoltura
- fornitura di servizi alle
imprese e alle persone
- turismo
Sono escluse dal finanziamento le attività agricole
e il commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti
nell’attività di impresa.
Tali attività possono essere svolte nella forma
giuridica di Imprese individuali, Società di persone, Società di capitali
(comprese le unipersonali), Società cooperative.
Esempi di attività finanziabili da
Resto al Sud
attività collegate alla ristorazione e alla
somministrazione:
- ristorante
- gelateria
- pasticceria
- bar
- catering
per eventi o matrimoni
ambito del turismo
e delle ricettività:
attività collegate ai servizi alla persona:
- lavanderia
- tintoria
- parrucchiere
- istituti
di bellezza
- salone
di estetica
- manicure
- pedicure
- studio
di tatuaggi
- toletta
per animali
- centro
benessere
- palestra
- stabilimento
balneare
ambito della formazione e dell’istruzione:
- scuola
di vela
- scuola
di danza
- autoscuola
- scuole
di lingua
- asilo
nido
ambito servizi di assistenza sanitaria e sociale:
- servizi
degli studi medici di medicina generale
- attività
dei centri di radioterapia
- studi
di omeopatia e di agopuntura
- attività
degli studi odontoiatrici
- fisioterapia
- attività
svolta da psicologi
- strutture
di assistenza residenziale, e non residenziale, per anziani e disabili
- servizi
di asili nido.
Quali sono le attività che non
possono essere finanziate con Resto al Sud?
Resto al sud esclude la creazione di qualsiasi
attività commerciale sia al dettaglio che all’ingrosso.
Con resto al sud non è possibile aprire
nessun tipo di negozio, né fisico né online come:
negozi di abbigliamento, fiori e piante, articoli di
profumeria, prodotti per l’igiene personale, piccoli animali domestici,
orologi, articoli di gioielleria e argenteria, calzature e pelletterie,
articoli sportivi, pesce, carni, verdure, bibite, computer, e così via.
Si ribadisce che Resto al Sud, inoltre esclude tutte
le attività legate all’agricoltura ed alla silvicoltura.
Spese
ammissibili
Sono ammissibili le spese per la ristrutturazione o
manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti,
macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di
spesa utili all’avvio dell’attività.
Ancora: le agevolazioni coprono le spese per:
- interventi
per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili
(massimo 30% del programma di spesa),
- impianti,
attrezzature, macchinari nuovi,
- programmi
informatici e servizi TLC (tecnologie per l’informazione e la
telecomunicazione),
- altre
spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo,
utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative nel
limite del 20% massimo del programma di spesa).
Le spese, però, devono essere sostenute dopo
la presentazione della domanda (o dopo la costituzione
dell’impresa/società nel caso dei team di persone) e i beni agevolati non
possono essere trasferiti dalla sede aziendale, né alienati o destinati a usi
diversi per i 5 anni successivi al completamento del programma di spesa e
comunque non prima della completa restituzione del finanziamento bancario.
Agevolazioni
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese,
con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni
richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di
società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto
proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
Con una
norma introdotta nel decreto liquidità (A supporto del fabbisogno di circolante,
è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
- 15.000 euro per le ditte
individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
- fino a un massimo di 40.000
euro per le società
Il
contributo viene erogato al completamento del programma di spesa,
contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Come già accennato, le agevolazioni coprono il 100%
delle spese ammissibili e sono così composte:
· 50%
di contributo a fondo perduto
·
50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per
le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
Finanziamento:
Il finanziamento può arrivare fino a 200 mila euro. La
normativa infatti prevede che “Ciascun richiedente riceve un finanziamento fino
ad un massimo di 50 mila euro. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più
soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, ivi
incluse le società cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile è
pari a 50 mila euro per ciascun socio, fino ad un ammontare massimo complessivo
di 200 mila euro, ai sensi e nei limiti del regolamento (UE) n. 1407/2013 sulla
disciplina degli aiuti de minimis”.
Il finanziamento
bancario può beneficiare di:
·
la
garanzia del Fondo di garanzia per le PMI per una percentuale di copertura
dell’80% dell’esposizione;
·
un
contributo a totale copertura della quota interessi della rate di
ammortamento.
Il prestito è rimborsato entro 8 anni complessivi
dalla concessione del finanziamento, di cui i primi due anni di
pre-ammortamento, e usufruisce del contributo in conto interessi e di una
garanzia nella misura stabilita da un apposito decreto per la restituzione dei
finanziamenti concessi dagli istituti di credito da parte del soggetto gestore.
A tal fine, è istituita una sezione specializzata
presso il Fondo di Garanzia per le PMI.
Modalità e tempistica di invio
domanda
Resto al sud
è un incentivo a sportello: le domande vengono esaminate senza
graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo.