La Legge di Bilancio rifinanzia la
Sabatini Ter:
dal 2017 si potrà ripresentare domanda di agevolazione
Grazie alle novità che saranno introdotte
nell'ultima Legge di Bilancio, nel 2017 riaprirà lo sportello
della cosiddetta "Sabatini Ter", lo strumento agevolativo istituito dal
decreto-legge del Fare (art. 2 decreto-legge n. 69/2013), finalizzato ad
accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare
l'accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI) per l'acquisto
di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.
Lo sportello è stato chiuso lo scorso 3
settembre per esaurimento delle risorse disponibili, ma la legge di
Bilancio 2017 introduce due importanti novità: proroga fino al
31 dicembre 2017 e contestuale rifinanziamento.
Nel 2017 le PMI potranno di nuovo presentare
domanda per accedere al contributo ministeriale, per nuovi investimenti in
macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature di
fabbrica ad uso produttivo e hardware, nonchè in software e tecnologie
digitali, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare,
ovunque localizzate nel territorio nazionale.
L'investimento deve prevedere un finanziamento
bancario o leasing, concesso da
parte di banche o società di leasing aderenti alla Convenzione MiSE-ABI-Cdp, con le
seguenti caratteristiche:
-
essere deliberato a copertura degli investimenti e fino al
100% degli stessi;
-
avere durata massima, comprensiva di un periodo di
preammortamento o di prelocazione non superiore 12
mesi, di 5 anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento
ovvero, nel caso di leasing finanziario, decorrenti dalla data di consegna del
bene. Qualora la fornitura in leasing finanziario riguardi una pluralità di
beni, la predetta durata massima decorre dalla data di consegna dell'ultimo
bene;
-
essere deliberato per un valore non inferiore a 20.000 euro
e non superiore a 2 milioni di euro, anche se frazionato in più iniziative di
acquisto, per ciascuna impresa beneficiaria;
-
essere erogato in un'unica soluzione, entro 30 giorni dalla
stipula del contratto di finanziamento ovvero, nel caso di leasing finanziario,
essere erogato al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del
bene. Qualora la fornitura in leasing finanziario riguardi una pluralità di
beni, l'erogazione avviene in più soluzioni, entro trenta giorni dalla data di
consegna di ciascun bene;
-
in caso di leasing finanziario, l'impresa locataria deve
esercitare anticipatamente, al momento della stipula del contratto, l'opzione
di acquisto prevista dal contratto medesimo, i cui effetti decorrono dal
termine della locazione finanziaria, fermo restando l'adempimento di tutte le
obbligazioni contrattuali.
A fronte del finanziamento o leasing, il Ministero
dello Sviluppo Economico concede un contributo il cui ammontare è determinato
in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un
finanziamento della durata di 5 anni e di importo pari all'investimento, al tasso d'interesse del 2,75 per cento.
Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI
di tutti i settori produttivi (ad eccezione del settore delle attività
finanziarie e assicurative, di cui alla sezione K della classificazione delle
attività economiche ATECO 2007), che:
-
hanno una sede operativa in Italia e sono regolarmente
costituite ed iscritte nel Registro delle imprese, ovvero nel Registro delle
imprese di pesca;
-
sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non
sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
-
non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e,
successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti
individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
-
non si trovano in condizioni tali da risultare imprese
in difficoltà.
Sono ammesse anche le imprese estere, con
sede in uno Stato membro e che alla data di presentazione della domanda non
hanno una sede operativa in Italia. In tal caso, le imprese proponenti
devono provvedere all'apertura della predetta sede operativa entro il termine
massimo consentito per l'ultimazione dell'investimento ed attestarne l'avvenuta
attivazione, nonchè la conseguente iscrizione al Registro delle imprese di
riferimento.
Nel dettaglio, la disciplina della misura prevede il
seguente funzionamento:
- Cdp ha costituito un plafond di risorse che le
banche aderenti all'Addendum alla Convenzioni MiSE-ABI-Cdp o le società di leasing, se in possesso di
garanzia rilasciata da una banca aderente alle convenzioni, possono
utilizzare per concedere alle PMI finanziamenti di importo compreso tra
20.000 e 2 milioni di Euro a fronte degli investimenti previsti dalla
misura;
- I
predetti finanziamenti possono essere concessi dai menzionati istituti
anche mediante l'utilizzo di una provvista alternativa;
- Il MiSE concede un contributo in favore delle PMI, che
copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti
bancari di cui ai punti precedenti, in relazione agli investimenti
realizzati. Tale contributo è pari all'ammontare degli interessi,
calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali,
al tasso del 2,75% annuo per cinque anni;
- Le PMI
hanno la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di
garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima
prevista dalla vigente normativa (80% dell'ammontare del finanziamento),
sul finanziamento bancario, con priorità di accesso. A tal proposito
ricordiamo che il Governo, con il Decreto fiscale per il Fondo di
Garanzia, ha stanziato una nuova dote dedicata al Fondo di 895
milioni di euro. Ulteriori 100 milioni potranno arrivare dal PON
"Imprese e competitività 2014-2020".