Nuovo
SMART&START
Il nuovo Smart&Start,
con una dotazione finanziaria di circa 200 milioni di euro, coprirà
tutto il territorio nazionale, sarà dedicato alle “start-up innovative e
finanzierà progetti di impresa che prevedano spese, tra investimenti e gestione,
comprese tra 100 mila e 1,5 milioni di euro.
I progetti di impresa dovranno
avere un forte contenuto tecnologico e innovativo e puntare allo sviluppo di
prodotti, servizi e soluzioni nel campo dell’economia digitale o alla
valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata.
Le nuove agevolazioni prevedono
un finanziamento a “tasso zero” fino ad un massimo del 70% del
costo del progetto. Il finanziamento potrà arrivare all’80% se la start up ha
una compagine interamente costituita da giovani o donne o se tra i soci è
presente un ricercatore che rientra dall’estero.
Inoltre, le start up localizzate
nel Mezzogiorno e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano saranno chiamate
a restituire solo l’80% del prestito ricevuto, godendo di fatto di una
componente a fondo perduto.
IN SINTESI:
A CHI SI RIVOLGE
·
Start-up innovative di piccola
dimensione;
·
Team di persone fisiche che intendono
costituire una start-up innovativa, anche se residenti all’estero o di
nazionalità straniera.
Per start-up innovative si intendono le imprese iscritte
nella apposita sezione del Registro delle Imprese. Tra i principali requisiti:
-
società di capitali costituite da non più di 48
mesi;
-
valore della produzione < 5 milioni di euro;
-
l’oggetto sociale prevalente deve prevedere lo
sviluppo, la produzione o commercializzazione di prodotti o servizi innovativi
ad elevato valore tecnologico;
-
l’impresa deve possedere almeno uno dei seguenti
requisiti:
·
costi in ricerca e sviluppo pari almeno al 15%
del maggiore valore tra costo e valore della produzione
·
almeno 1/3 del personale con esperienza
pluriennale di ricerca o dottorato (o in alternativa i 2/3 del personale in
possesso di laurea magistrale)
·
disponibilità (titolarità, deposito o licenza)
di almeno una privativa industriale
(relativa a invenzione industriale, biotecnologica, topografia di prodotto a semiconduttori,
nuova varietà vegetale, Software registrato presso Registro Pubblico Speciale),
connessa all'oggetto sociale e all'attività d'impresa.
ATTIVITA’ AMMESSE
Produzione di beni ed erogazione di servizi,
che:
- si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e
innovativo, e/o
- si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel
campo dell’economia digitale; e/o
- si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca
pubblica e privata (spin off da ricerca).
N.B. Sono escluse
le attività di produzione primaria dei prodotti agricoli.
COSA FINANZIA
Progetti che prevedono programmi di spesa, di importo
compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni
di investimento e/o per acquisire servizi necessari alla gestione aziendale.
Tra le principali voci di spesa ammissibili:
Spese per investimenti:
-
impianti, macchinari e attrezzature
tecnologiche;
-
componenti HW e SW;
-
brevetti, licenze, know-how;
-
consulenze specialistiche tecnologiche.
Spese
di gestione;
-
personale dipendente e collaboratori;
-
licenze e diritti per titoli di proprietà
industriale;
-
servizi di accelerazione;
-
canoni di leasing;
-
interessi su finanziamenti esterni.
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione
della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di
finanziamento.
AGEVOLAZIONI
FINANZIARIE
Le agevolazioni finanziarie
consistono in un mutuo senza interessi, il cui valore può
arrivare fino al 70% delle spese ammissibili (max €
1.050.000,00).
Il valore del mutuo può arrivare
all’80% delle spese ammissibili, se la start-up ha una compagine
interamente costituita da giovani e/o donne o se tra i soci è
presente un dottore di ricerca che rientra dall’estero (max €
1.200.000,00).
Le start-up localizzate in
Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del
Cratere Sismico Aquilano restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato
ricevuto.