Abruzzo e Marche, Invitalia lancia una call
per chi è interessato a investire nell'area di crisi
Come noto Val Vibrata e della
Valle del Tronto-Piceno sono state riconosciute un'unica "area di crisi
industriale complessa" con un decreto del Ministero dello Sviluppo
Economico dello scorso febbraio.
Obiettivo: raccogliere
informazioni per identificare al meglio i fabbisogni di sviluppo dell'area
e caratterizzare adeguatamente gli strumenti agevolativi che saranno attivati e
resi disponibili sul territorio.
Sono previste una serie di agevolazioni
fiscali e contributive, che saranno curate direttamente da Invitalia per gli investimenti superiori a un milione e
mezzo di euro, ma la call ha una finalità meramente conoscitiva e
non dà luogo a titoli di preferenza o diritti: rientra nelle azioni del PRRI:
Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale dell'area, a cui
l'Agenzia è stata chiamata a dare il proprio contributo.
L'area di crisi industriale
complessa coincide con il territorio ricompreso tra i Sistemi Locali del
Lavoro (SLL) di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Comunanza e
Martinsicuro.
Questi i Comuni abruzzesi
interessati: Ancarano, Civitella del Tronto, Sant'Egidio alla Vibrata,
Valle Castellana, Alba Adriatica, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Nereto,
Sant'Omero, Torano Nuovo, Tortoreto, Martinsicuro
Le manifestazioni di interesse
devono riguardare iniziative imprenditoriali, da localizzare nell'area,
per la realizzazione di:
- programmi di
investimento (creazione di impresa, creazione di nuova unità da parte
di impresa esistente, ampliamento/diversificazione di unità esistente,
continuità aziendale tramite trasferimento di impresa)
- programmi di investimento
per la tutela ambientale
- progetti di innovazione di
PMI
- progetti di innovazione
dei processi e della organizzazione
- progetti di ricerca
industriale e sviluppo sperimentale
Gli interessati avranno un
mese di tempo per presentare le manifestazioni di interesse a Invitalia: la scheda da compilare è
disponibile sul sito di Invitalia a partire dal 15 settembre 2016 e fino
alle ore 12.00 del 14 ottobre 2016.
L'Area di crisi comprende 53 Comuni (DM 10 febbraio 2016 ) così articolati:
-
40 Comuni della Regione Marche (province
di Ascoli Piceno e Fermo):
Acquasanta Terme, Appignano del
Tronto, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Castel di Lama, Castignano,
Castorano, Colli del Tronto, Folignano, Maltignano,
Montegallo, Offida, Roccafluvione, Spinetoli, Venarotta, Comunanza,
Force, Montalto delle Marche, Montedinove, Montemonaco, Palmiano,
Rotella, Acquaviva Picena, Cossignano, Cupra Marittima,
Grottammare, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montefiore dell'Aso,
Monteprandone, Ripatransone, San Benedetto del Tronto, Amandola, Montefalcone
Appennino, Montefortino, Montelparo, Monte Rinaldo, Ortezzano, Santa Vittoria
in Matenano, Smerillo
-
13 Comuni della Regione Abruzzo (provincia
di Teramo):
Ancarano, Civitella del Tronto, Sant'Egidio
alla Vibrata, Valle Castellana, Alba Adriatica, Colonnella, Controguerra,
Corropoli, Nereto, Sant'Omero, Torano Nuovo, Tortoreto,
Martinsicuro
I comuni evidenziati
in grassetto sono quelli ricadenti nelle aree ex art. 107, paragrafo 3, lettera
c), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), individuate
nella Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2014 - 2020.